venerdì 22 gennaio 2010

Sognando California - parte 1



Ormai da un mese sono arrivata a Stanford, ad un'ora da San Francisco. Da subito ho notato alcune fondamentali differenze rispetto a NYC : 1) la gente ti parla meno per strada, 2) ci sono più grassoni, 3) tutti hanno la macchina (qui non c'è la Metro per via dei terremoti).
Ho confermato invece ulteriormente che gli americani hanno ridotto al minimo la complessità delle attività quotidiane (mi riferisco ai pacchi di surgelati con strappo facile e poi chiusura automatica, alla curva disegnata sulla strada utilissima per girare a sinistra e finire nella giusta corsia delle 3 minime presenti, al lavandino che maciulla e si inghiotte l'organico grazie ad un comodissimo pulsante) e che sono simpaticamente fuori di testa : adottano orari africani (7-22) per poter essere più produttivi, durante le conferenze usano il pc per cercare all'istante le informazioni citate dal conferenziere e leggerle mentre con un orecchio ancora lo ascoltano, hanno frutta e verdura che non profumano (oggi ho annusato 5 meloni e alla fine ho rinunciato ridendo).

Ci ho messo un mese ad entrare in questo ritmo, un po' per natura, un po' per il mio recente vissuto nel lento Marocco. Insomma, ero davvero nel pallone all'inizio. Mi sembrava corresse tutto e di non riuscire a starci dietro, ma ora va meglio. Il pc è diventato ancora di più il mio migliore amico, sto imparando a fronteggiare le regole infrangibili della strada (ad esempio sto imparando che col giallo mi devo per forza fermare e che non posso parcheggiare l'auto nei parcheggi della corsia di senso opposto, che però posso girare a destra col rosso e che sono permesse le inversioni a U, chiaramente segnalate dalla frecciona enorme per girare a sinistra), sto cominciando a non poter fare a meno del GPS e ho addirittura un'agenda!

E sì, perché dopo ben un mese sono riuscita a trovare qualcosa da fare. Il campus evidentemente si è risvegliato post-vacanze di Natale e ci sono moltissime conferenze e ho trovato un corso di canto (notare, ci ho messo 3 settimane per trovare una cosa che pago io!).