E' venuto di nuovo Paco a trovarmi. Dal momento che qui l'estate è una figata abbiamo fatto due week end opposti:
il primo al mare ad Asilah, dove abbiamo affittato a casaccio una casa (tra le ultime rimaste libere in un week end in cui si teneva un festival di musica messicana), con Julie e Karine, la nuova stagista parigina dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati. Abbiamo sbagliato spiaggia, ma è stato comunque piacevole, anche se Julie, piccina, ha avuto i crampi alla pancia per due giorni consecutivi e io non sono riuscita a dormire la notte a causa delle risate (secondo me delle prostitute) che venivano dalla strada
e il secondo sul Toubkal, la montagna più alta del Marocco (4.167 m), che io e Paco abbiamo sportivamente scalato una domenica mattina. Partendo di venerdì abbiamo domito ad Imlil, a 50 km da Marrakech, poi, come matti, abbiamo camminato 5 ore sotto al sole cocente per arrivare ad un rifugio del Club Alpino Francese, dove abbiamo passato la notte.
Alle 5 del mattino seguente, con la nostra torcia e la nostra guida Hassan (che ci aveva già accompagnati al rifugio con la mula che trasportava i nostri bagagli), abbiamo camminato al buio tra i massi per 3 ore e, a tratti al gelo del vento, siamo arrivati a quella dannata cima. Mezz'ora e poi ritorno, per essere all'aereoporto di Casablanca per l'1 di notte. 1 ora e mezza fino al rifugio, 2 e mezza fino ad Imlil.
Mi son pigliata un'insolazione e mi sono fatta due lividi agli alluci scendendo il Toubkal di corsa. La strada dal rifugio ad Imlil me la sono fatta sulla mula (tutta di addominali), perché non avevo più gli alluci...
il primo al mare ad Asilah, dove abbiamo affittato a casaccio una casa (tra le ultime rimaste libere in un week end in cui si teneva un festival di musica messicana), con Julie e Karine, la nuova stagista parigina dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati. Abbiamo sbagliato spiaggia, ma è stato comunque piacevole, anche se Julie, piccina, ha avuto i crampi alla pancia per due giorni consecutivi e io non sono riuscita a dormire la notte a causa delle risate (secondo me delle prostitute) che venivano dalla strada
e il secondo sul Toubkal, la montagna più alta del Marocco (4.167 m), che io e Paco abbiamo sportivamente scalato una domenica mattina. Partendo di venerdì abbiamo domito ad Imlil, a 50 km da Marrakech, poi, come matti, abbiamo camminato 5 ore sotto al sole cocente per arrivare ad un rifugio del Club Alpino Francese, dove abbiamo passato la notte.
Alle 5 del mattino seguente, con la nostra torcia e la nostra guida Hassan (che ci aveva già accompagnati al rifugio con la mula che trasportava i nostri bagagli), abbiamo camminato al buio tra i massi per 3 ore e, a tratti al gelo del vento, siamo arrivati a quella dannata cima. Mezz'ora e poi ritorno, per essere all'aereoporto di Casablanca per l'1 di notte. 1 ora e mezza fino al rifugio, 2 e mezza fino ad Imlil.
Mi son pigliata un'insolazione e mi sono fatta due lividi agli alluci scendendo il Toubkal di corsa. La strada dal rifugio ad Imlil me la sono fatta sulla mula (tutta di addominali), perché non avevo più gli alluci...