domenica 1 marzo 2009

L’Aïd el-Kebir dell'ottobre 2008

L’Aïd el-Kebir (la grande festa) è la festa più importante dell'islam e ogni anno indica la fine dell' hajj (il mese dedicato al Pellegrinaggio alla Mecca).

Nel 2008 è stato ad ottobre. Non ne ho parlato per mancanza di ispirazione, ma credo sia giunto il momento.


(capisco lo schifo ma è pura informazione)

La festa dell'Aid el-Kebir viene anche chiamata festa del sacrificio perché commemora l'alleanza di Abramo con Dio (simbolizzata dall'episodio in cui il patriarca accetta di uccidere il figlio Ismaele per ordine di Allah) attraverso il sacrificio di un montone (a volte un vitello o una capra). Il sacrificio non è obbligatorio per i mussulmani, ma la maggior parte di loro tiene fortemente a questa pratica.

Matt (il mio ex-coinquilino francese) ed io camminavamo per la Medina, in cerca di immagini interessanti del fenomeno. Arrivati in Casbah incontrammo un ragazzo che, per farsi vergognosamente due soldi durante una festa religiosa (così dissero altri), ci invitò a casa sua a osservare il sacrificio.

Spettacolo raccapricciante.

Una volta ucciso il montone appesero la sacca di bile ad un muro per attirare la buona sorte e ci offrirono le interiora dell'animale, spiegandoci che il primo giorno si mangiano queste e che il successivo si mangia invece la carne.

Alcuni credenti ritengono sia obbligatorio uccidere l'animale con le proprie mani. Questo può provocare alcune difficoltà nei paesi in cui vivono minoranze mussulmane. In alcuni paesi occidentali, come la Francia, la pratica del sacrificio a domicilio è molto controversa. La Francia, tuttavia, non offre alcun luogo alternativo in cui la comunità mussulmana possa sgozzare gli animali sottostando a determinate norme igieniche. In altri paesi europei invece sono le autorità a farsi carico dell'abbattimento dell'animale. In Belgio nel 2007, è stato distribuito nei comuni e nelle moschee della regione di Bruxelles un fascicoletto in quattro lingue (francese, arabo, turco e olandese) con indicazioni sui 4 mattatoi comunali e i 4 privati della regione.

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